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lunedì 7 novembre 2016

Prima Divisione: Fervens Vertova - Lussana 63 - 88

Fervens Vertova - Lussana 63 - 88

Bergamo, 2 novembre 2016

Non tragga in inganno il punteggio, è stata una battaglia.
L’inizio non è dei migliori e non mi riferisco alla partita: arriviamo in anticipo di 80 minuti sulla gara, probabilmente perché pensavamo che Vertova fosse in Valtellina e ci accoglie un perturbato, effetto collaterale della Legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi, che ci sbatte 3 volte le porte dell’impianto in faccia e ci lascia al freddo.
Per fortuna giungono i nostri avversari che aprono l’androne d’ingresso e aspettano con noi l’orario di accesso agli spogliatoi ed alla palestra.
Siamo carichi, un poco in tensione, convinti e si vede già dall’inizio.
Il canovaccio di Giamba è sempre quello, il timbro odierno la difesa e la squadra esegue.
Dopo un inizio incerto (1-6), maciniamo gioco, carichiamo di falli Vertova, e vedremo i risultati alla fine, prendiamo qualche bomba, pezzi di bravura degli ottimi avversari, ma non solo teniamo: riusciamo ad andare in vantaggio con un Persiani eccellente, per la felicità del Nonno, alla fine del quarto. 20-17 il parziale.
Asilo Mariuccia in campo, come da copione, nel secondo quarto. Quintetto base di Vertova di fronte, determinato a timbrare un parziale importante prima dell’intervallo, nonostante i falli incamerati.
I giovani scombinano tutti i piani. Sembrano in campo in 7, toccano tutti i palloni, segnano con la mano in faccia, picchiano e le prendono, non arretrano e sfiancano Vertova, che non può avere nelle gambe il ritmo di una Under 18 che si reca in Palestra 5 volte la settimana. 39-34 il punteggio all’intervallo, ma avversari sulle ginocchia, pronti per essere offerti agli anziani del terzo quarto.
Succede esattamente così: eredità a + 5 e riconsegna a + 15. Partita sui binari giusti per punteggio, falli ed energie spese.
Una grandissima prova dei 6 che si sono alternati nella terza frazione, cattivi, precisi, disponibili all’aiuto.
Sul 67-52 e gli avversari sulle ginocchia basta non fare asinate e si vince. I giovani vanno oltre: difendono come dei dannati ed attaccano da pari. Il punteggio, complice l’uscita per falli di qualche avversario, si stampa sul 88-63 finale, +25 da dividersi equamente fra tutti i partecipanti, nessuno escluso.
Adesso rotta su Trescore, con qualche infortunato e qualche vacanziero.
Finita la terza, bla bla bla



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