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venerdì 20 gennaio 2017

Gabriele, il Buddah che Ride, è diventato Papà!



Non è facile fare gli auguri a Lele per questo meraviglioso evento. Non è facile perché non esistono parole che racchiudano contemporaneamente i sentimenti di grande gioia, di profonda amicizia, di sincera gratitudine e riconoscenza che provo per lui. Dire che  Lele ha fatto la Storia del Lussana è riduttivo. Lele è stato ed è il Lussana. E’ colui che ha portato migliaia di ragazzini ( si avete letto bene, migliaia…) in questi 18 anni di vita del Lussana a giocare a basket. Penso che di tutti quelli che sono passati da noi, tra maschi e femmine ce ne siano una gran parte che non si ricordino ne di me ne di mia moglie, ma di certo si ricordano del Lele….

Mi piace credere che oggi Lele ne abbia portato uno in più…un ragazzo davvero fortunato che potrà godere non solo del grande affetto di cui possono godere tutti i suoi ragazzi ma anche dell’affetto infinitamente più grande di un Padre.

Il 2017 inizia alla grande per il Lussana, e grazie a Tiago, ci sentiamo tutti autorizzati a dire che il 2017 sarà “ la classe di ferro”!

In tutti questi anni ho cercato di definire chi fosse veramente  Lele e credo che l’unica definizione che davvero gli sia addica sia quella de: “Il Buddha che ride”:

“Chi percorra in America le varie chinatowns, non mancherà di notare la statua di un uomo vigoroso che porta in spalla un sacco di tela. I mercanti cinesi lo chiamano il cinese felice o il Buddha che ride. Questo Hotei visse al tempo della dinastia Tang  e non aveva alcun desiderio di definirsi maestro di Zen ne di radunare molti discepoli intorno a sé. Invece girava per le strade con un grosso sacco di tela pieno di canditi frutta e frittelle dolci da dare in regalo. Li distribuiva ai bambini che si raccoglievano intorno a lui per giocare. Aveva istituito un giardino d'infanzia nella strada. Ogni volta che incontrava un devoto di Zen gli tendeva la mano dicendo: “dammi un centesimo uno solo”. E se qualcuno lo pregava di tornare in un tempio e di insegnare  lui rispondeva: “dammi un centesimo”. Una volta, mentre era intento nel  suo lavoro-gioco, passò un altro maestro di Zen e gli domandò: “qual è il significato dello Zen?” Per tutta risposta, Hotei pose immediatamente il sacco a terra. Allora domandò l'altro: “ qual è l’attuazione dello Zen?”  Subito il cinese felice si rimise il sacco in spalla e continuò per la sua strada.

Grande Lele, il Buddha che ride, goditi ogni minuto di questa meravigliosa vita che Dio ti ha voluto donare.
Fusto.

P.S. Sentite felicitazioni e un grossissimo augurio  anche alla mamma Sara, anche Lei, per altro, Lussanina D.O.C a cui vanno i più grandi oneri e onori. 

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