domenica 19 aprile 2015

Prima play off UNDER 14 Femminile


UNDER 14 F SANGA MILANO-LUSSANA
Sangue, lacrime, sudore : vinto di 3!



Se dovessi descrivere con tre parole la partita di oggi userei proprio queste tre: Sangue ( di Sabrina 2 volte in infermeria) lacrime ( Emma, Tina, Bea, Sasà) sudore ( tutte, nessuna esclusa).
Che la partita fosse dura lo si è capito sin dal riscaldamento : le avversarie si sono scaldate con grandissima concentrazione e le nostre venivano subito impressionate dalla loro potenza atletica. Il loro saluto pre-partita aveva un energia incredibile da far tremare le gambe a chiunque, tanto che per rincuorare le mie le ho detto di non preoccuparsi che, per fortuna, non vince chi grida di più ma chi fa più canestri.
Iniziamo con la nostra solita difesa a zona ma le avversarie, non si sono certe fatte intimorire, e hanno attaccato con grande sicurezza , da vere veterane.
La loro difesa ci mette, invece,  subito in difficoltà sia con un pressing tutto campo, sia con raddoppi subito superata la metà campo.
Per fortuna oggi, abbiamo avuto Emma in versione Superman ( gli mancava solo il vestitino blu e il mantello rosso) e nei primi due quarti ha praticamente tenuto a galla la squadra segnando una ventina di punti sui primi trenta di squadra.
Le altre compagne sembravano avere le ceneri bagnate: Sasà poca grinta rispetto al solito, Bea molto insicura, Epi fuori posizione in difesa, Martina ...non pervenuta.
Nonostante ciò riusciamo a chiudere il primo tempo in parità.
Nell'intervallo cerco di scuotere le ragazze chiedendo a tutte di fare di più a cominciare da Martina!
Probabilmente devo aver toccato i tasti giusti perché al rientro hanno tutte un altro sguardo negli occhi.
La partita riparte con grande intensità e una serie di colpi fortuiti subiti provoca in loro molto dolore ma le ragazze non si arrendono, anzi. Sembrava di rivivere il famoso film di Rocky che più ne prendeva più trovava la forza di rialzarsi dal tappeto perchè di stare li in terra proprio non gli andava.
Stava procedendo tutto per il meglio quando capita quello che proprio speravo non succedesse : Emma in entrata si scaviglia : tra paura per Lei e preoccupazione per la squadra mi lascio andare in esclamazioni di delusione non proprio Oxfordiane...
Ma ecco che le compagne si stringono intorno ad Emma e sono determinata a combattere contro tutto e tutti, persino contro la mala sorte! Ci dispiace per le avversarie ma oggi non ce n'è !
Sabrina mostra a tutti di che pasta è fatta  e si mette a difendere e ad attaccare come solo lei sa fare portando su la palla contro il pressing come se avesse sempre giocato Play, Martina si mette a giocare con una grinta mai vista tanto da farmi ricordar le parole di Bud Spencer : " non c'è cattivo più cattivo di un Buono quando lo avete fatto diventar cattivo": prende tutti i rimbalzi possibili ed immaginabili in attacco e in difesa e trasforma molti di questi in importantissimi canestri. Bea senza più il supporto di Emma, capisce che non può più nascondersi e prende la squadra sulle spalle superando il pressing avversario e smista palloni a destra e a manca ( tra cui un bellissimo assist a Martina). Epi si fa trovare pronta anche Lei sul pressing aiutando i portatori di palla e mostra a tutti anche le sue doti in palleggio facendo dei cambi di direzioni talmente efficaci da stupire tutti, me per primo: riesce a far passare la palla in cambi di direzione frontali dove c'è lo spazio giusto solo per il pallone e quando nel finale servono dei tiri liberi si fa trovare pronta con un fantastico 2 su 2.
Nel finale Emma mi chiede di rientrare. Sono combattuto, come padre direi di no, come allenatore direi di si visto che se la sente. Decido di farla aspettare ancora qualche minuto ma poi mi arrendo e la faccio entrare e nonostante sia visibilmente zoppicante riesce ancora a fare canestro e a prendere diversi rimbalzi.
Mentre tiriamo alcuni tiri liberi vedo Bea che si riposa sulla linea del tiro libero difensiva piegata in due come una cariatide che ansima e piange. Le chiedo : Bea vuoi cambio? Mi risponde lapidaria: ce la faccio!
Chiamo minuto e le faccio riposare in panchina: le guardo sedute non sembra una partita di basket ma una scena di guerra: Sabrina con il labbro gonfio e i denti sporchi di sangue, Emma su una gamba sola, Bea trasfigurata dalla stanchezza, Tina che piange e si tiene il braccio perchè andando a rimbalzo le si è stortato e le duole tantissimo. In tutte leggo sofferenza e paura, ma nessuna vuole mollare.
Il finale ci vede in vantaggio di tre punti e il loro ultimo tiro per il pareggio non va a bersaglio.
È fatta!
Al rientro accompagno a casa Tina e le dico brava oggi sei stata super. Ci vediamo Martedì. Mi risponde: ...se sono ancora viva...
Mentre la vedo entrare in casa dolorante mi tornano in mente le parole del famoso Arnaldo Taurisano :" Il Pivot non lo si comanda. Lo si convince!"  Pura verità.

Che dire. Non so come andrà il ritorno di questa gara. Siamo infortunate e non abbiamo praticamente nemmeno il tempo di allenarci perché siete tutte in gita. Ma non importa. Di questi due anni passati con voi voglio portare nel cuore il  ricordo di questi momenti.
Grazie ragazze. Sono fiero di voi. Mi avete ripagato di tutti i sacrifici fatti e insieme abbiamo dimostrato che non è una gonna che impedisce di essere delle vincenti!

Fusto

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