venerdì 13 novembre 2015

BEPPE INVERNIZZI
IN BOCCA AL LUPO PER LA NUOVA AVVENTURA


Andare a Milano mi ha sempre messo un po’ d’ansia. E questa volta non è da meno.

Palalido, tensostruttura. Mi sembra tutto grande, dimensioni, contesto. Giri per arrivare in palestra e incontri miti giovanili come il Lupo Rossini o nuove glorie (americani di cui francamente faccio fatica a memorizzare il nome…).

La gita milanese questa volta ha un sapore del tutto particolare, son qui a vedere l’allenamento di Beppe.
Purtroppo mi capita di rado di godermi un allenamento dalla tribuna, di solito li vivo dall’altra parte.
Mi abituo in fretta. Quattro chiacchiere cestistiche con Mauro, un caffè con Checca, amici con cui ho condiviso una lunga pagina della mia vita da istruttore di minibasket, ed ecco l’allenamento. 

Bello, organizzato, come ti aspetti entrando nel tempio dell’Armani Jeans… E in mezzo a questi campioncini in Erba, il Beppe. 
Ormai un ragazzo, un ragazzo che vive fino in fondo il suo sogno. 

Lo guardo con l’ammirazione e la riconoscenza di un istruttore che ha avuto la fortuna di averlo a lungo allenato. Con tutti i miei limiti ci ho sempre messo il cuore e lui ad ogni singolo allenamento, in ogni partita, ha fatto altrettanto. Si muove leggero, attento, concentrato. Oramai il bimbi che avevo conosciuto 7 anni fa è un’ombra del passato. Un bimbo pieno di energia, di voglia e con una passione sconfinata per la pallacanestro. Un amore totale per il gioco che la sempre portato a curiosarne ogni singolo aspetto a padroneggiare ogni peculiarità del gioco. Fin da piccolissimo ha sempre impressionato tutti per la padronanza dei fondamentali, per quel feeling col canestro costruito giorno per giorno sfruttando ogni tabellone che incontrava per strada. Ripercorro nella mia mente le centinaia di partite vissute insieme, l’immensa determinazione di un bimbo che ha sempre dato tutto per vivere al meglio questo sport. Le delusioni e le gioie, le vittorie e le sconfitte, un bimbo che mi ha insegnato tantissimo. Lo guardo con una ammirazione sconfinata e nel guardarlo rivedo ancora i suoi occhi che si illuminano con la palla in mano, quel sorriso di bambino che vive la sua passione.

In bocca al lupo Beppe.

Io e il Lussana saremo sempre tuoi tifosi!

Lele

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