1) Nome, Cognome e quanti anni hai? Paolo Longobardi, 23.
2) Perchè hai iniziato a fare l'istruttore o l'allenatore di pallacanestro? Dopo fasi della mia carriera da panchinaro destro ero curioso di esplorare "l'altra parte".
3) Le tre cose che in un allenatore non dovrebbero mai mancare? Pazienza, carisma, essere un passo avanti.
4) Se potessi avere un superpotere "da regalare" ai tuoi giocatori cosa sceglieresti? Per la gioia del presidente direi il super salto, per creare i migliori highlights da mettere sul canale youtube del Lussana.
5) Hai un rito pre-partita che segui sempre? Stalkerare i genitori alla ricerca di un refertista.
6) Raccontaci (in breve) uno degli episodi più divertenti da allenatore che hai visto accadere durante un allenamento o una partita?
Cambio volante in partita di un giocatore (causa schittone) a pari merito con calcio alla sedia di Schiavi in allenamento ( ha zoppicato per due settimane).
7) Se dovessi descrivere il tuo stile di allenamento con un film, quale sarebbe? Ovviamente la grande bellezza!
8) Qual è la tua merenda preferita da portare agli allenamenti? Pizza e bibite classico intramontabile.
9) Qual è il miglior consiglio che hai mai ricevuto come allenatore? Non sottolineare solo gli errori, ma anche le cose fatte bene.
10) Qual è la tua strategia segreta per mantenere alta la motivazione dei ragazzi? Ogni obiettivo raggiunto è un nuovo punto di partenza / "chi perde corre".
11) Qual è stata la vittoria più emozionante della tua carriera da allenatore? Dato il mio passato burrascoso con il torneo Papini, vincerlo è stato parecchio gratificante.
12) Il tuo motto a cui non rinunci mai? È il campo a parlare.
13) Se potessi inventare una nuova regola nel basket, quale sarebbe? Si può usare il muro come sponda.
14) Una cosa che hai imparato dai tuoi giovani giocatori che ti porterai dentro per sempre? La scelta dei souvenir quando si gioca lontani da casa.
15) Il vero segreto per diventare buoni giocatori? Spingere sempre al 110% e d'estate tanto campetto!
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